Da Castello al Rifugio Alpetto
Dai pini cembri del Bosco dell’Alevè si passa ai laghetti dell’alto Vallone delle Giargiatte e si arriva ai piedi dell’imponente parete orientale del Monviso.
- Difficoltà: E
- Durata: 6h
- Lunghezza: 11 km
- Ascesa: 1.240 m.
- Discesa: 580 m.
- Periodo consigliato: Estate
- GPX: Scarica traccia
Dal posteggio (1600 m), situato poco a valle dell’abitato di Castello, seguire l’ampia mulattiera che risale il Vallone di Vallanta fino alle Grange Gheit (1912 m). Si abbandona la traccia principale per prendere a destra il sentiero che attraversa il torrente. Superate le baite diroccate si prosegue sul sentiero che sale con alcune svolte, lasciando a destra una diramazione per il Bosco dell’Alevè e il rifugio Bagnour (un’ora circa). Dopo un tratto in salita, la mulattiera taglia a mezza costa fra i pini, fino a Pian Meyer (2126 m), bellissimo prato punteggiato di cembri dove il rio divaga formando suggestivi meandri. La mulattiera risale il Vallone delle Giargiatte, passando per l’ampia conca del Gias Fons (2365 m) che si apre tra la Rocca Jarea e le Rocce Meano. Innalzandosi con vari tornanti si raggiunge la conca superiore. Proseguendo sul sentiero che passa a breve distanza dal bivacco Bertoglio, si superano tre specchi d’acqua, il Lago Bertin (2701 m), un laghetto senza nome e il Lago Lungo (2743 m) e si raggiunge il Passo di San Chiaffredo (2764 m). La mulattiera attraversa quasi in piano le pendici di Punta Trento e giunge in breve al Passo Gallarino (2727 m). Qui si gira a sinistra e si scende, tagliando a mezza costa il versante. Arrivati in breve ad un bivio si può scegliere tra i due percorsi che conducono al rifugio Alpetto. Quello di sinistra attraversa la conca dei laghi delle Sagnette (2567 m) e arriva in vista del Lago Grande di Viso, sovrastato dalla parete orientale del Monviso. Lasciato il lago a sinistra, il sentiero scende a destra verso Oncino e in circa trenta minuti raggiunge il rifugio nei pressi dell’omonimo lago. Quello di destra scende in un ampio vallone di pascoli e antiche morene. A quota 2360 m circa il sentiero passa nei pressi di una copiosa sorgente, indicata su alcune antiche carte come la sorgente del fiume Po. Il sentiero percorre quindi un bel pianoro erboso e attraversa in direzione del lago Alpetto, raggiungendo il bivacco, costruzione storica del 1866 e primo rifugio del Club Alpino Italiano, e il rifugio Alpetto (2268 m), visibile solo all’ultimo istante.