un tratto del sentiero del Giro del Monviso, con indicazione del bivio tra il tratto che raggiunge il rifugio Quintino Sella e quello che conduce al rifugio Vitale Giacoletti.

Introduzione al Giro del Monviso

Tra le proposte escursionistiche che il territorio della provincia di Cuneo mette a disposizione degli appassionati, il Giro del Monviso rappresenta una delle mete più ambite e peculiari.

L’anello, che si può costruire in base alle proprie preferenze partendo dalla valle Varaita, dalla valle Po, dalla francese valle del Guil o dalla valle Pellice, si sviluppa in una cornice paesaggistica unica e offre scorci panoramici sui diversi profili del “Re di Pietra”.

Punto di riferimento verso Ovest da buona parte della Pianura Padana, dai sentieri che gli girano intorno il Monviso si percepisce in tutta la sua massiccia mole piramidale.

Itinerario accatastato dal Parco del Monviso
Dal 2020 l’itinerario è stato registrato dal Parco del Monviso nel Catasto Regionale Sentieri della Regione Piemonte. Nella sua versione classica, il Giro del Monviso si percorre in tre giorni: le tappe serali sono garantite dai rifugi presenti sul percorso, anche se è possibile bivaccare con la propria tenda, se lo si desidera. A questo proposito si ricorda che il bivacco è consentito nel Parco da un’ora prima del tramonto a due ore dopo l’alba.

Per tutte le altre indicazioni relative alla fruizione delle aree naturali protette all’interno delle quali si sviluppa il Giro del Monviso, si rimanda al Regolamento del Parco, pubblicato sul sito internet dell’Ente alla pagina www.parcomonviso.eu/ente/documenti.

Gli ambienti del Giro del Monviso
Gli ambienti che si incontrano e che si attraversano sono numerosi e variegati, con tanti punti di interesse: laghi alpini dalle colorazioni verde-azzurre, tra i quali il caratteristico Chiaretto in valle Po, dall’acqua di un azzurro lattiginoso; alberi ultracentenari, come i pini cembri che danno vita al Bosco dell’Alevè, sul versante della valle Varaita, e pascoli montani di pregio.

A questi luoghi in cui la natura si mostra gentile, si affiancano gli aspetti più rudi della roccia, con pietraie di grandi dimensioni e pareti verticali. Il Giro del Monviso si sviluppa, però, su una sentieristica mai difficoltosa ed è adatto a camminatori di tutte le età.

I primati del Giro del Monviso
Questo itinerario escursionistico vanta anche una serie di primati storici: è infatti il primo trekking intorno ad una vetta alpina di cui vi sia documentazione: era il luglio del 1839 quando lo percorse l’inglese D. Forbes, in una sola giornata e con l’accompagnamento di una guida locale.

Tuttavia, i sentieri che girano intorno al Re di Pietra sono frequentati dalla notte dei tempi, anche se non per scopi escursionistici. In epoca medievale, qui passava un’importante via commerciale, come dimostra il fatto che sul finire del Quattrocento il Marchese di Saluzzo Ludovico II fece scavare il Buco di Viso, primo traforo alpino della storia, per rendere più sicuro il transito dei muli evitando l’esposto colle delle Traversette a circa 3.000m di quota.

Se è solo un’ipotesi che Annibale abbia valicato proprio alle Traversette le Alpi, diretto a Roma con i suoi elefanti durante la seconda guerra punica, è invece provato che nel Neolitico la pietra verde del Monviso veniva usata per realizzare manufatti e oggetti rituali che sono stati rinvenuti anche in Nord Europa.

Consulta le proposte disponibili

L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ricorda che l’attività escursionistica richiede abbigliamento e calzature adeguate alla stagione, alla tipologia di escursione e alla quota che si intende raggiungere. È inoltre sempre necessario verificare preventivamente le condizioni del luogo in cui si sviluppa l’escursione, con particolare riferimento a condizioni meteorologiche, stato del terreno, stabilità del manto nevoso e pericolo valanghe. Nelle aree naturali protette gestite dall’ente è inoltre in vigore un regolamento di fruizione: alcune buone norme di comportamento e il rimando al regolamento stesso sono pubblicati su www.parcomonviso.eu/visite/parco-naturale-del-monviso-istruzioni-per-l-uso.
L’ente non è in ogni caso responsabile per danni a persone, animali o cose derivanti dalla fruizione dei sentieri indicati e delle proprie aree in attività escursionistica, alpinistica e scialpinistica.

Ultimo aggiornamento: 11/01/2024 15:37