tre escursionisti di spalle, mentre parlano tra loro: tutti hanno zaino e bastoni da camminata

Come prepararsi?

Il Giro del Monviso non ha difficoltà escursionistiche particolari, ma è comunque bene che chi lo percorre sia consapevole di cosa significa camminare in alta montagna. La sicurezza e una buona preparazione, insomma, devono precedere e accompagnare sempre il desiderio di avventura e di scoperta. Il Giro del Monviso è adatto a tutti i camminatori, anche a famiglie con bambini, purché sufficientemente allenati e correttamente equipaggiati per la montagna.

Sviluppo e dislivello
Si deve tenere in considerazione il fatto che l’anello comporta un percorso con sviluppo che supera i 40 chilometri, con dislivello positivo complessivo che supera i 2.500 metri. Questi due fattori devono essere tenuti a mente e messi in relazione con la propria preparazione fisica: il “fiato” in montagna si comporta in maniera diversa rispetto ad altri contesti sportivi per cui è sempre bene non sottovalutare che l’escursione prevederà i frequenti cambi di dislivello e di ambiente, esposti al sole o ombreggiati, tipici della montagna.

Il suggerimento è quello di affrontare il Giro del Monviso con il giusto allenamento nelle gambe, facendolo precedere da altre escursioni meno impegnative in contesto alpino.

Il trekking non è un’occasione di sport estremo, o meglio non deve essere percepito come tale dagli escursionisti che lo affrontano. L'invito è piuttosto quello di godere degli ambienti che si incontrano e di impiegare il tempo necessario per attraversarli: la montagna non è un parco giochi nel quale andare alla ricerca della prestazione, ma un ambiente naturale da ammirare e da approcciare con la necessaria umiltà.

Il corretto equipaggiamento
È importante affrontare il trekking con il giusto equipaggiamento, senza trascurare il fatto che il Giro del Monviso si percorre a elevate quote e in ambiente montano, elementi che rendono necessario essere ben attrezzati e pronti ai rapidi cambiamenti meteorologici che sono caratteristici dell’alta montagna.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, la regola generale è quella, magari banale ma sempre valida, di vestirsi a cipolla, ovvero con diversi capi leggeri uno sopra l’altro al posto di un unico indumento pesante. Ciò permette di rispondere meglio agli sbalzi di temperatura tipici della montagna che dovessero verificarsi nel corso dell’escursione, calcolando anche il fatto che durante le serate trascorse presso i punti tappa, o in tenda, la temperatura scenderà notevolmente rispetto al giorno.

Verificare in anticipo le previsioni meteo aiuta nella scelta dell’abbigliamento: a questo proposito ricordiamo la possibilità di consultare il nostro servizio MeteoMonviso, con previsioni specifiche sul territorio dove si svolge il Giro del Monviso.

Un’attenzione particolare è da porre alla scelta delle calzature più adatte per l’escursione: il suggerimento è quello di preferire senza dubbio scarponi o scarponcini da trekking, che proteggono le caviglie dal rischio di serio infortunio in caso di storte. Si deve tenere conto del fatto che il percorso attraversa alcune pietraie dove le gambe sono soggette a sollecitazioni maggiori rispetto ai tratti di “normale” sentiero alpino. Si suggerisce anche di essere muniti di bastoni da camminata, che favoriscono la stabilità nella camminata, conferendole maggiore dinamicità, e permettono di distribuire meglio i pesi, alleggerendo le articolazioni.

Fondamentale è avere uno zaino dalle dimensioni adeguate e ben organizzato nei suoi spazi: i pesi maggiori devono essere collocati nella parte centrale dello zaino, quella che è protetta dall’imbottitura sulla schiena, mentre verso il fondo si possono inserire gli indumenti più leggeri e il sacco a pelo, facendo in modo di proteggerli dall’umidità nel caso in cui lo zaino venga appoggiato a terra.

Alimentazione e altri accorgimenti
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante nell’affrontare un percorso escursionistico come questo: dato che quella durante il trekking sarà - molto probabilmente - inferiore al reale fabbisogno calorico, è bene che nei giorni precedenti essa sia abbondante ma composta da cibi sani. Ancora più importante il discorso legato all’idratazione: si suggerisce di comportarsi come quando si pianifica una donazione di sangue e si inizia a bere molto già nei giorni precedenti. Anche per affrontare al meglio il trekking è importante avere un corpo ben idratato.

Non è da trascurare neppure l’aspetto mentale: durante l’escursione potrebbero verificarsi momenti in cui si vivranno emozioni negative, dovute magari alla stanchezza o ad altri fattori. È fondamentale essere consapevoli di ciò ed essere psicologicamente pronti a reagire, onde evitare che l’esperienza si trasformi in qualcosa di sgradevole.

Ultimo aggiornamento: 15/06/2022 15:10