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La tappa

Da Castello al Rifugio Quintino Sella

Il percorso risale tutto il Vallone delle Giargiatte, un'ascesa faticosa, ma con splendidi panorami e ambienti.

  • Difficoltà: E
  • Durata: 6h
  • Lunghezza: 11 km
  • Ascesa: 1.280 m.
  • Discesa: 230 m.
  • Periodo consigliato: Estate
  • GPX: Scarica traccia
Foto di Mauro Piovano

Dal posteggio di Castello (Pontechianale), nei pressi del Rifugio Alevè, lungo la provinciale, si imbocca nei pressi della fontana, a destra, il sentiero in salita che si inerpica abbastanza ripido sulla destra idrografica del Torrente Vallanta.

In alternativa si può partire anche dall'abitato di Castello, dalla Chiesa si imbocca la stradina sulla destra per raggiungere il sentiero, abbastanza ripido, che , quando spiana, incontra a destra la diramazione proveniente da parcheggio nei pressi del Rifugio Alevè.

Si prosegue costeggiando il Torrente Vallanta, si lascia a destra il bivio a verso il Rifugio Bagnour e si prosegue in salita fino alle Grange Gheit (1925 m), dove si lascia la mulattiera principale per prendere a destra il sentiero, che con una passerella di legno supera il torrente. Il sentiero si innalza quindi nel bosco dell'Alevé fino a raggiungere Pian Mayer (2126 m),bellissimo prato punteggiato di pini dove il rio divaga formando suggestivi meandri.

La mulattiera risale il Vallone delle Giargiatte, passando per l’ampia conca del Gias Fons (2365 m) che si apre tra la Rocca Jarea e le Rocce Meano. Innalzandosi con vari tornanti si raggiunge la conca superiore.

Proseguendo sul sentiero che passa a breve distanza dal Bivacco Bertoglio, si superano tre specchi d’acqua, il Lago Bertin (2701 m), un laghetto senza nome e il Lago Lungo (2743 m) e si raggiunge l’ampia depressione del Passo di San Chiaffredo (2764 m) sullo spartiacque tra la Valle Varaita e Po. La mulattiera taglia quasi in piano le pendici meridionali di Punta Trento e giunge in breve al Passo Gallarino (2727 m).

Qui si gira a sinistra e si scende, tagliando a mezza costa le pendici orientali di Punta Trento e Punta Michelis. Si attraversa la selvaggia conca che ospita i laghi delle Sagnette (2567 m) e si arriva in vista del Lago Grande di Viso, sovrastato dalla gigantesca parete orientale del Monviso. Si lascia il lago a sinistra e in breve si arriva al rifugio Quintino Sella (2640 m).

Ultimo aggiornamento: 2023-07-27 14:18:09
Il percorso

Giro del Monviso in 4 giorni da Castello (rif. Quintino, Giacoletti e Viso)

Anello in 4 giorni con partenza dal Castello, in Varaita. Il percorso prevede il pernottamento nei rifugi Quintino Sella, Giacoletti e Viso.

  • Difficoltà: E/EE
  • Durata: 17.5h
  • Lunghezza: 37 km
  • Ascesa: 2.560 m.
  • Discesa: 2.560 m.
  • Periodo consigliato: Estate
  • GPX: Scarica traccia
Le tappe
il lago chiaretto dal caratteristico colore verde lattiginoso tra le rocce e i pendii inerbiti

Dal Rifugio Quintino Sella al Rifugio Giacoletti

L’itinerario attraversa l’ambiente aspro e selvaggio ai piedi del Monviso e dei suoi satelliti tra laghi, morene e nevai e si apre verso oriente alla pianura piemontese. Lungo il percorso è possibile avvistare stambecchi, marmotte ed ermellini.

  • 6 km
  • 520 m.
  • 420 m.
Immagine dall'interno del tunnel di Buco di Viso, all'esterno montagne

Dal Rifugio Giacoletti al Refuge du Viso

L’itinerario percorre il Sentiero del Postino e il Buco di Viso, primo traforo delle Alpi realizzato prima della scoperta dell’America (è consigliata una pila per il passaggio nella galleria).

  • 6 km
  • 360 m.
  • 640 m.
ambiente montano di alta quota con a sinistra prateria alpina e versanti inerbiti, a destra rocce e torrente che sfocia in un lago

Dal Refuge du Viso a Castello

Scavalcando il Passo di Vallanta si ritorna in Italia, e con una breve discesa in vista dell’imponente parete ovest del Viso si raggiunge il rifugio Vallanta. Da qui, percorrendo in discesa il Vallone omonimo si raggiunge il parcheggio a Castello.

  • 12 km
  • 390 m.
  • 1.270 m.